Conglomerato
bituminoso a caldo
Il conglomerato bituminoso a caldo è una miscela, dosata a peso o a volume, costituita da aggregati lapidei provenienti da cave certificate, quali pietrischi, pietrischetti, graniglie, sabbie di frantumazione e additivo minerale (filler), e un legame di tipo bituminoso, impastati a caldo per massimizzare le caratteristiche di lavorabilità.
Esso costituisce lo strato più superficiale della pavimentazione soggetto all’usura dovuta al traffico veicolare ed esposto agli agenti atmosferici, con la funzione di conferire aderenza e impermeabilizzare gli strati sottostanti.
La produzione di inerti passa attraverso le fasi di abbattimento di un fronte di cava, frantumazione, vagliatura ed eventuale lavaggio. Il bitume, generalmente ottenuto come residuo fisso della distillazione sottovuoto del petrolio, è costituito da una miscela complessa di idrocarburi.
Il bitume e gli inerti pretrattati sono miscelati in appositi mescolatori, che consentono di ottenere un impasto omogeneo: l’asfalto. Quest’ultimo, mediante un apposito convogliatore, viene inviato ai silos di stoccaggio e poi caricato sugli automezzi.